Vuoi vedere che nell’animo riservato dei venostani scorre una vena romantica? Nel dialetto della vallata esiste infatti una parola speciale per definire le lacrime, che non si chiamano “Tränen” come in tedesco, ma “Zaachn”, e sgorgano non solo quando si è tristi o si prova dolore fisico, ma anche quando si è sopraffatti dalla commozione o dalla bellezza. Noi troviamo particolarmente bella la nuova edizione di venusta che, come l’anno scorso, abbiamo ideato e realizzato in collaborazione con IDM Alto Adige e Nina Ullrich.
Magazine turistico (2021)
Design e produzione, Publishing management, Redazione e copywriting, Revisione e correzione, Strategia e ideazione, Traduzione
In lingua italiana e tedesca
Cliente: IDM Alto Adige
Editorial design e grafica: Nina Ullrich, www.designnomadin.com
La ricchezza di sfaccettature della Val Venosta si riflette nelle sue storie. Ecco perché sfogliando la nuova venusta si entra in un mondo affascinante in cui perdersi: tutti i segreti dei vini venostani, un nuovo punto di ritrovo sulle sponde del lago di Resia attende gli amanti del kitesurf, le suggestive immagini dello sci estivo sul Passo dello Stelvio a oltre 3.000 metri fanno venire voglia di trascorrervi una vacanza.
E ancora, quattro architette parlano del loro lavoro in Val Venosta e di highlights architettonici. Segue un’intervista al musicista Heiner Stecher che mette in musica le poesie di suo padre, scritte nell’antico dialetto della Val Venosta. I buongustai apprezzeranno particolarmente le pagine dedicate alle prelibatezze culinarie, dal popcorn ricoperto di mele al formaggio di capra, fresco di malga.